Venezia

Scala Contarini del Bovolo

Situata nel sestiere di San Marco, la scala a chiocciola (“bovolo” in dialetto veneziano) fa parte dell’omonimo palazzo risalente al XIV secolo. È alta 26 m e composta da 80 gradini. Costruita alla fine del ‘400 dall’architetto Giovanni Candi, presenta una mescolanza armoniosa di elementi rinascimentali, gotici e veneto-bizantini. È stata testimone di storie e leggende: come quella di Pietro Contarini che voleva salire a cavallo nella sua camera da letto, o quella di Arnoldo Marseille detto “il Maltese”, avventuriero che aprì una locanda nel palazzo – e che forse ispirò il personaggio di Corto Maltese. È una delle attrazioni più particolari di Venezia, un vero e proprio gioiello nascosto, da cui è possibile ammirare una splendida vista panoramica sulla città.

Scala Contarini del Bovolo

Situata nel sestiere di San Marco, la scala a chiocciola (“bovolo” in dialetto veneziano) fa parte dell’omonimo palazzo risalente al XIV secolo. È alta 26 m e composta da 80 gradini. Costruita alla fine del ‘400 dall’architetto Giovanni Candi, presenta una mescolanza armoniosa di elementi rinascimentali, gotici e veneto-bizantini. È stata testimone di storie e leggende: come quella di Pietro Contarini che voleva salire a cavallo nella sua camera da letto, o quella di Arnoldo Marseille detto “il Maltese”, avventuriero che aprì una locanda nel palazzo – e che forse ispirò il personaggio di Corto Maltese. È una delle attrazioni più particolari di Venezia, un vero e proprio gioiello nascosto, da cui è possibile ammirare una splendida vista panoramica sulla città.

Libreria lignea della Scuola San Rocco

Quando si visita la Scuola Grande di San Rocco, si rimane sempre colpiti dagli incredibili teleri di Tintoretto: l’antico edificio, però, custodisce molti altri tesori. Tra questi c’è la Libreria, una delle opere più straordinarie della scultura lignea rinascimentale. Si trova nella sala dell’Albergo e fu realizzata tra il 1530 e il 1532 da Francesco Pianta detto “il Cabianca”, su commissione del procuratore Pietro Loredan. È composta da cinque scaffali in cui sono intagliati 64 volumi – che riproducono fedelmente alcuni dei titoli appartenuti alla Scuola. La scultura è arricchita da oggetti (occhiali, penna d’oca, calamaio) che aggiungono realismo, e da una serie di statue allegoriche. Esempio unico nel suo genere, testimonia il profondo rapporto della Scuola Grande di San Rocco con la Conoscenza.

Libreria lignea della Scuola San Rocco

Quando si visita la Scuola Grande di San Rocco, si rimane sempre colpiti dagli incredibili teleri di Tintoretto: l’antico edificio, però, custodisce molti altri tesori. Tra questi c’è la Libreria, una delle opere più straordinarie della scultura lignea rinascimentale. Si trova nella sala dell’Albergo e fu realizzata tra il 1530 e il 1532 da Francesco Pianta detto “il Cabianca”, su commissione del procuratore Pietro Loredan. È composta da cinque scaffali in cui sono intagliati 64 volumi – che riproducono fedelmente alcuni dei titoli appartenuti alla Scuola. La scultura è arricchita da oggetti (occhiali, penna d’oca, calamaio) che aggiungono realismo, e da una serie di statue allegoriche. Esempio unico nel suo genere, testimonia il profondo rapporto della Scuola Grande di San Rocco con la Conoscenza.